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Lavoro nero in edilizia. Firmato un avviso comune da Governo, imprese e sindacati. La Fillea Cgil: Ora occorre rendere operativi gli impegni assunti e il tavolo permanente. E’ stato firmato al tavolo attivato dal ministero del Lavoro e del Welfare un avviso comune per combattere il lavoro nero in edilizia. “ Con la firma dell’avviso comune tutte le Associazioni di impresa, i sindacati e il Governo- sostiene in una nota il Segretario Generale della Fillea Cgil, Franco Martini - assumono la lotta al sommerso come priorità delle proprie azioni. Adesso il problema è attuare gli impegni assunti. Il Governo, in primo luogo – continua Martini - deve dare risposte chiare e tempestive sulla volontà di attuare in tempi brevi le misure di sostegno fiscali e contributive individuate. Per gran parte di esse si tratta di rendere strutturali provvedimenti già esistenti. Per altre occorre rendere coerenti i comportamenti e le decisioni dei soggetti coinvolti. La decisione dell’Inps e dell’Inail di definire autonomamente la proposta di Durc, lasciando fuori il sistema della bilateralità, non è la partenza migliore per un Avviso Comune che fonda la propria efficacia anche sul coinvolgimento e la valorizzazione delle parti sociali. Le imprese, dal canto loro, devono impegnarsi a concretizzare le misure finalizzate a mettere in trasparenza e in sicurezza l’organizzazione del cantiere. Anche per questo- conclude Martini - i contenuti dell’avviso comune non sono scindibili da una politica di qualificazione delle imprese e del lavoro che va perseguita anche su altri terreni, da quello che regola le norme in materia di appalti a quello per il rinnovo del contratto di lavoro.” L’accordo raggiunto è, per la Fillea Cgil, un risultato importante nelle relazione fra le parti sociali, in considerazione del fatto che è stato sottoscritto da tutte le Associazioni Imprenditoriali. I due punti qualificanti dell’accordo sono la deroga alla normativa generale sulle assunzioni per il settore edile, che deve avvenire prima del giorno di inizio del lavoro e la richiesta di emanazioni da parte del Governo di un provvedimento che renda sanzionabile l’impresa che non presenta il Durc. E’ inoltre importante che la richiesta avanzata dalle parti di rendere il tavolo sul sommerso permanente venga accettata dal Governo.
Roma 17 dicembre 2003 |
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