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Sciopero edili 14 marzo. Iniziative territoriali

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COMUNICATO STAMPA SCIOPERO GENERALE 14 MARZO. BOLOGNA

 

 

La rottura del tavolo negoziale per il rinnovo della parte economica relativa al secondo biennio del contratto nazionale dei dipendenti edili, ha portato alla proclamazione dello sciopero Nazionale di Otto ore per la giornata del 14 marzo 2006 con manifestazione a ROMA.

 

La giornata di lotta riguarderà tutti gli edili dipendenti delle imprese industriali, cooperative e artigiane.

 

La rottura del tavolo riguarda anche la contrattazione di secondo livello, in particolare il contratto collettivo nazionale assegna al tavolo nazionale la definizione del quota salariale massima da raggiungere per il rinnovo dei contratti provinciali.

 

A Bologna i contratti provinciali sono scaduti il 31 dicembre 2005 e ancora oggi le trattative sono bloccate per l’assenza dell’intesa quadro nazionale.

 

Questa situazione è ritenuta inaccettabile dalle segreterie territoriali che oltre a predisporre una forte mobilitazione per la giornata del 14 Marzo 2006, hanno deciso di articolare ulteriormente la mobilitazione con la convocazione di tante iniziative di cantiere.

 

Saranno organizzate prima del 14 Marzo oltre 200 fermate di 2, 3 o 4 ore nei cantieri delle grandi opere e nei cantieri di edilizia residenziale e industriale della provincia.

 

L’obiettivo è quello di costringere le controparti ad accettare il confronto per i rinnovi contrattuali sulla base delle richieste avanzate da diversi mesi e che sono incentrate sui temi della sicurezza, della regolarità del settore che da anni cresce ma che non migliora le condizioni di chi opera nei cantieri.

 

Otto anni di crescita incessante del settore, con profitti significativi, secondo le associazioni imprenditoriali non  valgono 81 euro d’aumento mensile per il contratto nazionale e 79 euro per il rinnovo del contratto provinciale entrambi scaduti il 31 di dicembre scorso, questo è inaccettabile.

Si allega il volantino che sarà distribuito in tutti i cantieri con le motivazioni che stanno alla base della mobilitazione.

 

Bologna 21 febbraio 2006

                                                            

 

        Le segreterie territoriali FeNEAL -FILCA- FILLEA di Bologna

 

Ai lavoratori, alle lavoratrici del settore EDILE

 

Dopo mesi d’incontri per il rinnovo del contratto nazionale e per la determinazione del tetto per i rinnovi della parte economica degli integrativi, nella giornata di giovedì 16 febbraio 2006, la delegazione trattante dell’Associazione dei Costruttori Edili (ANCE)ha continuato nella sua azione demolitrice delle tutele e dei diritti contrattuali.

I Costruttori, in occasione dell’incontro hanno continuato a legare al negoziato per il rinnovo della sola parte economica richieste di modifica peggiorativa dell’impianto di tutele e diritti contrattuali per i dipendenti.

Questi “moderni imprenditori” stanno chiedendo di annullare anche quelle poche norme che nel contratto nazionale consentono di contrastare “il caporalato” e le aziende che non applicano i contrarti collettivi o non pagano regolarmente i dipendenti.

Quotidianamente le statistiche affermano che nei cantieri si muore, c’è chi è costretto a lavorare in nero, o non si ricevono le retribuzioni alle scadenze regolari. Invece di mandare fuori dal settore le imprese che sistematicamente evadono le leggi e i contratti di lavoro, l’ANCE e le COOPERATIVE vogliono modificare l’articolo 22 del contratto che obbliga tutte le imprese ad applicare il contratto collettivo del territorio dove si svolgono i lavori spalancando in questo modo le porte  al peggioramento dei trattamenti retributivi e contrattuali (orari, servizi, diritti, sicurezza).

Inoltre l’ANCE vorrebbe imporre l’annullamento della normativa contrattuale che impegna l’azienda appaltante a rispondere in solido direttamente delle violazioni contrattuali dei propri subappaltatori, questa norma oggi è l’unico strumento che consente di garantire la retribuzione per i dipendenti dei subappaltatori. Già oggi sono migliaia i lavoratori che non sono pagati regolarmente, per questo la norma deve essere pienamente  salvaguardata.

Nessuna proposta soddisfacente è emersa da parte di ANCE in merito alle uniche cose che si dovrebbero discutere: l’aumento di 81 euro mensili per il secondo biennio del contratto nazionale e 79 euro per il rinnovo del contratto provinciale.

A queste posizioni irresponsabili, le Segreterie Nazionali hanno risposto “BASTA” e hanno dichiarato per il 14 marzo 2006 otto ore di sciopero generale con manifestazione a ROMA.

La giornata di lotta interessa tutto il settore edile:

industria ANCE e CONFAPI, COOPERATIVE e ARTIGIANI

 

Le Segreterie provinciali di FeNEAL-FILCA-FILLEA che da mesi hanno presentato le richieste per il rinnovo dei contratti provinciali scaduti il 31 di dicembre 2005 hanno deciso inoltre di accompagnare la mobilitazione con 200 sospensioni dal lavoro organizzate per cantiere di 2, 3 o 4 ore a seconda dei turni di lavoro nelle grandi opere e non, in tale occasione si terranno assemblee  di cantiere o di azienda per meglio illustrare le proposte sindacali contro le assurde pretese degli imprenditori del settore e per organizzare i PULMANS che partiranno  dalle sedi aziendali e dai cantieri alla volta di ROMA il 14 marzo

 

Per informazioni o prenotazioni rivolgersi alle sedi  di FeNEAL, FILCA e FILLEA provinciali e ai funzionari sindacali.

 

Bologna, 21 Febbraio 2006                                                                                             

 

                                                                             

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