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Avellino | |
Comunicato stampa Fillea Avellino
Incidenti sul lavoro e attentati nei cantieri La Fillea invita alla riflessione
Gli ultimi eventi che si sono verificati in provincia di Avellino e che hanno coinvolto il settore dell’edilizia irpina suggeriscono di avviare una seria riflessione sui fenomeni che da tempo la Fillea Cgil di Avellino ha denunciato all’opinione pubblica e nelle sedi competenti, anche grazie al contributo attento e scrupoloso degli organi di informazione. Gli ultimi episodi, con il ferimento di un operaio in un cantiere del rione Valle ad Avellino e l’ennesimo attentato ai danni di una impresa edile nel territorio di Ariano Irpino, impongono al sindacato, alle istituzioni, ai rappresentanti dell’imprenditoria irpina, un serio confronto sulle problematiche finora avanzate dalla Fillea che ancora non trovano una soluzione. Oggi, il sindacato si chiede e chiede se le battaglie, le rivendicazioni la richiesta di sicurezza sui luoghi di lavoro siano state condotte in maniera esauriente e se, alla luce degli ultimi eventi, abbiano raggiunto almeno in parte gli obiettivi prefissati. Purtroppo, alla luce della cronaca sempre più nera che riguarda il mondo dell’edilizia irpina, sembra che si siano affermate le paure e i timori che la Fillea ha denunciato nel corso degli ultimi anni, piuttosto che le speranze per le quali l’azione del sindacato è stata costante, in termini di sicurezza e rispetto delle norme sui luoghi di lavoro. Anche la battaglia, intrapresa di comune accordo con le istituzioni e con gli imprenditori del settore per evitare che l’Irpinia fosse inquinata da fenomeni malavitosi nel settore dell’edilizia sembra avviarsi ad una sconfitta, dove sono le istituzioni ad essere messe sotto accusa dall’opinione pubblica. La cronaca degli ultimi giorni, in vista di importanti investimenti che riguarderanno principalmente il comune capoluogo, insidia nuove preoccupazioni. Occorre adesso, dunque, un confronto serio e sincero tra le organizzazioni sindacali e di queste con le organizzazioni degli imprenditori per stabilire regole certe e norme trasparenti per evitare che l’utilizzo di denaro pubblico non richiami in Irpinia gli appetiti della criminalità organizzata. Al contempo occorre, tenendo fede alla legislazione di riferimento del settore edile, salvaguardare la salute e l’incolumità dei lavoratori. E’ necessario che di ciò si facciano garanti le istituzioni preposte e gli organismi che pure il sindacato ha sollecitato per quanto riguarda la costituzione e l’azione. Sembra, però, che il patrimonio messo in campo, con chiaro riferimento all’osservatorio sugli appalti pubblici, abbia esaurito la sua funzione prima ancora di avviarla. Oggi siamo chiamati anche a decidere cosa voler fare di tali organismi, se è necessario rilanciarne l’azione o se è più opportuno che il sindacato, autonomamente ed in maniera incisiva, intraprenda la strada della lotta senza confronto, per il rispetto della dignità e della sicurezza dei lavoratori del settore edile. La Fillea ritiene, come più volte affermato, che la concertazione e la riflessione condivisa siano le strade preferenziali da percorrere per garantire la normalizzazione del settore, con il rispetto delle norme sui luoghi di lavoro e per opporsi all’ingresso in Irpinia, nel settore dell’edilizia, della malavita organizzata. Ma la presenza degli organismi, ai quali il sindacato partecipa e contribuisce, non deve essere vista come un alibi per l’immobilismo e la rassegnazione di fronte agli eventi che sempre più numerosi si registrano nella nostra provincia, sia per quanto riguarda gli incidenti sui luoghi di lavoro, sia per quanto concerne l’escalation del racket. Purtroppo, anche gli esiti delle indagini, come nell’ultimo caso in cui sono stati tutti assolti i presunti responsabili del crollo del capannone di alcuni anni fa nel comune di Prata, contribuiscono ad accrescere dubbi, timori e preoccupazioni. Non vorremmo che da un lato per gli imprenditori del settore edile passi l’idea che la normalità sia quella dell’impunità, rispetto alla non osservanza delle norme di sicurezza, così come il sindacato ritiene che gli attentati alle imprese ed ai mezzi di queste, non possa essere considerata la normalità per quanto concerne la competitività delle aziende del settore, le quali potrebbero essere messe in condizione di scendere a patti con la camorra, pur di poter sfruttare le ingenti risorse in arrivo in Irpinia per quanto riguarda l’edilizia. La Fillea, a questo punto, intende coinvolgere le organizzazioni di categoria e i rappresentanti istituzionali, insieme agli imprenditori onesti del settore, per avviare una campagna forte e decisa sul versante della legalità nell’edilizia, perché il non rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, è al tempo stesso, figlio e padre del tentativo della criminalità organizzata di insediarsi negli appalti pubblici e negli affari dell’edilizia irpina. E’ quanto mai necessario, dunque, che il sindacato, le istituzioni, comprese i comuni e la Provincia, gli imprenditori del settore inseriscano nella loro agenda la priorità di fare sistema e trovare una unica e condivisa strategia per creare le condizioni affinchè l’Irpinia blocchi sia l’ingresso della criminalità organizzata nella gestione degli appalti sia l’intollerabile elusione delle norme sulla sicurezza nel settore dell’edilizia.
Il segretario provinciale Fillea Cgil Antonio Famiglietti
Avellino, 11 Luglio 2006
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